Umorismo e tecnologia, grande energia e precisione tecnica, David Parsons, può essere considerato uno dei massimi esponenti della post-modern dance americana. Originario di Rockford (Illinois) e cresciuto a Kansas City, ha avuto come primi insegnanti Cliff Kirwin e Paul Chambers, allievi di Hanya Holm.
Creatività e sperimentazione, attraverso un magico mix di luci, musica e danza oltre all’esperienza con Paul Taylor e con compagnie come Pilobolus, Momix e White Oak Dance Project fondato da Mikhail Baryshnikov, lo hanno spinto a fondare nel 1987 una compagnia oggi riconosciuta tra le migliori a livello mondiale
Non a caso dagli anni Ottanta la “Parsons Dance Company” rappresenta un punto di partenza per una nuova ricerca coreografica che punta sul dinamismo, sulla velocità e l’aspetto atletico dei ballerini, non dimenticando ovviamente la capacità espressiva di comunicare con il pubblico attraverso una danza solare, positiva, solo a tratti malinconica.
Dunque c’è molta attesa a Milano per il debutto della compagnia il prossimo 31 gennaio al Teatro Nuovo dove rimarrà fino al 5 febbraio per poi partire per il tour 2012 con il quale toccherà alcune delle maggiori città italiane fino al 12 marzo fra cui Genova, Torino, Bologna, Roma Padova, Verona, Bergamo, Cagliari, Trapani, Palermo e Catania.
A Milano la Parsons Dance presenterà una raccolta delle più belle coreografie dell’artista statunitense “Hand Dance”, “Swing Shift”, “Caught”, “Nascimento”. Questi brani classici entrati ormai nel repertorio della compagnia saranno impreziositi da “Round my world”, ultima creazione eseguita in prima europea.
Nel cast anche la pescarese Elena D’Amario, giovane artista italiana proveniente dalle fila della trasmissione “Amici di Maria De Filippi”. Proprio grazie al programma tv, Elena ha potuto frequentare a New York uno stage con la compagnia per poi divenirne membro ufficiale lo scorso agosto. Sul palco a fianco a lei: Eric Bourne, Sarah Braverman, Melissa Ullom, Steven Vaughn, Christina Ilisije, Jason Macdonald e Ian Spring.
Le performance della compagnia sono esaltate dal light designer Howell Binkley, mentre tra le collaborazioni eccellenti figura Luca Missoni che ha firmato i costumi di molti pezzi. La compagnia vanta un vasto repertorio di coreografie originali. Le musiche spaziano da Rossini e Mozart al jazz di Phil Woods e Miles Davis, dal leggendario musicista brasiliano Milton Nascimento a Robert Fripp, chitarrista e fondatore dello storico gruppo rock inglese King Crimson; dalla popolare musica della Dave Matthews Band alle celeberrime hit degli Earth, Wind & Fire.
David Parsons ha sempre avuto un rapporto privilegiato con l’Italia: nel 2006 ha realizzato alcune coreografie per la cerimonia di chiusura delle Paraolimpiadi di Torinom nel 2007 è stato chiamato per coreografare momenti di spettacolo della serata di apertura della 57° edizione del Festival di Sanremo. A luglio dello stesso anno la Fondazione Arena di Verona gli ha affidato le coreografie per l’opera Aida di Giuseppe Verdi, con la regia di Gianpiero Solari..
Nel corso della stagione 2007-2008, David Parsons ha realizzato le coreografie del musical “HAIR”, di James Rado e Jerome Ragni, con la regia di Giampiero Solari e la direzione musicale di Elisa.
David Parsons ha coreografato e diretto le danze per i festeggiamenti del Nuovo Millennio a Time Square e nel 2000 ha ricevuto il premio di “Dance Magazine”.
Durante il 2001 è stato direttore e coreografo di AEROS, uno spettacolo con protagonisti i ginnasti della Federazione Rumena di Ginnastica Artistica, Ritmica ed Aerobica. AEROS è stato in tournée negli Stati Uniti dal 2001 al 2003 e nel 2004 ha debuttato con grande successo in Italia.
Il programma della serata prevede la presentazione di “Round my world” in prima europea siu musiche di Zoe Keating, “Arrival”, “Walking Man”, “We Insist”, “Legions (Reverie)”. L’ultima creazione di David Parsons mostra una stupefacente varietà di forme e immagini che evidenziano come la globalizzazione e l’informatizzazione stiano rendendo il mondo un luogo sempre più piccolo. La musica di un violoncello solista è digitalizzata dal musicista/compositore Zoe Keating.
Seconda coreografia in programma è “Hand dance” del 2003 su musiche di Kenji Bunch.Questo pezzo giocoso, accompagnato dal ritmo vibrante della musica di Kenji Bunch, ha come protagonista dieci “mani” che decidono di animarsi. Attraverso la gestualità e l’uso della tecnica del mimo, cinque danzatori riescono a creare un’infinita varietà di immagini altamente evocative, dall’afferrare e dare forma ai pistoni di una locomotiva, a suonare un violoncello nell’aria. Fantasioso e divertente, Hand Dance è sempre acclamato dal pubblico.
In “Swing Shift” del 2002 Parsons si è basato sul tango e su danze popolari collegate sempre al tango. La coreografia è costruita su quattro coppie e culmina in due bellissimi assolo femminili. Il finale, accelerando i passi negli ultimi minuti, avvicina il pezzo al classico repertorio di Parsons. La musica è di Kenji Bunch; Tra gli altri, ha composto su commissione per l’English Chamber Orchestra, il St. Luke’s Chamber Ensemble, il New Juillard Ensemble e l’Ahn Trio.
“Caught” del 1982 è considerato sicuramente il pezzo più famoso dell’intero repertorio della Compagnia ed è stato creato da Parsons per se stesso nel 1982. Grazie all’uso delle luci stroboscopiche, il ballerino è catturato al culmine di salti ed evoluzioni che lo fanno apparire continuamente sospeso in aria in un gioco di luci e di sorprendente atleticità. La musica è di Robert Fripp (1946), chitarrista e fondatore dello storico gruppo rock inglese King Crimson, d’orientamento progressivo e sperimentale. Caught è stata definita dalla critica “una delle più grandi coreografie degli ultimi tempi”.
Per concludere la serata “Nascimento” del 1990 su musiche di Milton Nascimento. Questo lavoro è stato commissionato dal Festival in the Sun alla University of Arizona a Tucson. Un ringraziamento speciale a Milton Nascimento, che compose questa partitura come regalo per la compagnia e A. Alexandra Jupin, direttore esecutivo del Festival in the Sun.
Teatro Nuovo dal 31 gennaio al 5 febbraio ore 20.30